Una nuova associazione il cui unico obiettivo è celebrare Dino Buzzati

Notizia del 09/09/2009

Scritto da admin

Il primo articolo che parlava dell'Associazione:

Il Gazzettino - 10 febbraio 1989

A colloquio con Nella Giannetto, giovane ricercatrice allo Iulm, già nota in città per aver costituito un centro di documentazione “Archivio Buzzati” in seno alla biblioteca Iulm, oggi alla ribalta per aver creato la Associazione Dino Buzzati.

La dott. Giannetto aveva anche un altro grosso progetto, quello di organizzare nella struttura Iulm, accanto all'archivio Buzzati, un centro studi inquadrato nell'ordinamento universitario: finora non c'è riuscita per la particolare configurazione che l'istituto universitario feltrino ha nei confronti della “casa madre” milanese; allora la ricercatrice si è rivolta a una struttura esterna allo Iulm, una struttura che avesse autonomia economica e propositiva: presa in affitto una sede in via Tofane, è nato questo sodalizio non riconosciuto, senza fine di lucro e che quindi non permette alcuna attività “commerciale”.

Per fugare qualsiasi equivoco, Nella Giannetto ci dice con molta chiarezza che, a differenza di altre associazioni ed iniziative che sono state intitolate a Buzzati solo per avere una etichetta prestigiosa e che in realtà si dedicano ad attività che con il grande scrittore hanno poco da spartire, questo sodalizio feltrino è tutto incentrato sullo studio della vita e delle opere di Dino Buzzati, sulla raccolta di materiale in stretta collaborazione con la famiglia che è stata contattata con esito positivo. I Buzzati sono sempre stati molto cauti, specie il fratello dello scrittore, l'ing. Augusto, nei confronti delle iniziative che portavano l'etichetta col nome dello scomparso: ora invece proprio il fratello Augusto ha chiesto di entrare nella associazione del cui comitato provvisorio di gestione è presidente la Giannetto. E l'esser riusciti subito a creare un rapporto di disponibilità ed apertura con gli eredi è importante perché apre uno spiraglio sulle possibilità di accesso al patrimonio familiare legato a Dino Buzzati che è gelosamente custodito dalla vedova Almerina Antoniazzi e che comprende, ad esempio, i manoscritti delle opere del grande personaggio della letteratura e dell'arte di origine bellunese.

In un prossimo intervento ci occuperemo della composizione della associazione, alla quale sono aperte le iscrizioni nella sede di via Tofana n. 17; in questa sede ci preme ricordare un concetto che Nella Giannetto ci ha espresso con molta convinzione: questo sodalizio costituisce il mezzo non solo per celebrare Buzzati, ma anche per legare l'università al mondo della cultura feltrina con un riversarsi dello Iulm alla città che permette di motivare persone colte ma esterne rispetto ai canali ufficiali della cultura cittadina, in un connubio molto interessante frra studiosi a digiuno di elementi pratici ed economici e di operatori economici in grado di dare apporti diretti alla organizzazione dei primi, importanti passi della associazione.

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